Come collegare un generatore di corrente alla rete domestica

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La fornitura e l’erogazione continua di energia elettrica all’interno di un’abitazione è indispensabile per il corretto funzionamento di ogni dispositivo ed elettrodomestico, ma è anche importantissima per poter svolgere ogni funzione basilare all’interno di una casa.
Nel momento in cui si verifica un’interruzione di energia elettrica, i disagi sono molti, dalla luce a internet, fondamentale se si lavora da casa.

Se la tua abitazione è spesso soggetta a ripetute interruzioni di corrente elettrica, potresti prendere in considerazione l’installazione di un gruppo elettrogeno, ovvero n generatore di corrente attaccato alla rete domestica, così da garantire una continuità nel servizio, senza interruzioni improvvise. Collegare un gruppo elettrogeno, infatti, permette una fornitura di elettricità nel caso in cui dovesse mancare la corrente o se la linea di dovesse interrompere a causa di un temporale.

Come collegare un generatore di corrente alla rete domestica

Installato al circuito elettrico domestico, utilizzando un commutatore, il gruppo elettrogeno di emergenza riuscirà a erogare energia in caso di necessità: l’installazione però deve avvenire secondo la normativa italiana vigente. In questa guida scoprirai come collegare n generatore di corrente alle tua rete domestica di casa, così da evitare problemi con l’interruzione del servizio.

Di cosa abbiamo bisogno? Accessori e strumenti necessari

Come accennato nell’introduzione, il gruppo elettrogeno è un generatore di corrente elettrica che può essere collegato alla tua rete di casa se è compatibile con tutte le apparecchiature. La sua installazione può rivelarsi molto utile, se non indispensabile, poiché evita interruzioni di erogazione del servizio elettrico, quando l’alimentazione generale viene interrotta.

Per collegare un generatore elettrico alla rete di casa, tuttavia, bisogna prestare attenzione, poiché per legge non si può fare in modo casuale, ma si deve rispettare una normativa e, in alcuni casi, è necessaria anche un’autorizazioen come vedremo. Infatti, collegare il generatore deve garantire allo stesso tempo il massimo in termini di sicurezza per utenti e per i beni.

Ma cosa serve per collegare un generatore, quali sono gli strumenti indispensabili?
Per installare un gruppo di continuità alla rete domestica, potrai effettuare il collegamento anche da solo, ma avrai bisogno di questi strumenti e materiali:

  • Cacciaviti isolanti;
  • Tasselli;
  • Commutatore di rete;
  • Presa di alimentazione,
  • Multimetro;
  • Pinze isolate (anche tronchesi o pinze cimpatrici);
  • Viti;
  • Perforatore;
  • Dispositivi di protezione individuale (guanti, occhiali di protezione, ecc.)


Una volta che hai questa lista di strumenti e materiali, potrai continuare con la guida per scoprire come collegare un generatore di corrente alla tua rete domestica.

A cosa dobbiamo stare attenti prima di cominciare

Prima di cominciare con l’installazione del generatore di corrente alla rete elettrica di casa, dovrai stare attento una serie di aspetti e fattori importanti sia da un punto di vista della sicurezza, che della corretta installazione per norma di legge.

Prima di tutto, un prerequisito indispensabile è la conoscenza della normativa a riguardo.

Ti consigliamo di informarti sin da subito rispetto alle condizioni imposte dal fornitore del servizio elettrico della tua abitazione, poiché può succedere che, in base al luogo in cui è situata l’unità domestica, potrebbe essere necessaria un’autorizzazione o un controllo da parte di un ente locale, per accertare la fattibilità dell’installazione.

Successivamente dovrai prendere atto della normativa che regola l’installazione di un impianto del genere, poiché è fondamentale sia per non essere sanzionati, sia per rispettare le norme di sicurezza importanti per chi vive all’interno dell’abitazione.

In questo modo tutelerai le apparecchiature installate, ma anche te stesso e i tuoi familiari. In generale, devi sapere, che come regola generica, per un edificio abitativo, dovrai sicuramente installare il sistema neutro TT: quest’ultimo è neutro a terra, sia nel lato distribuzione che nel lato utilizzatore.

Prima di procedere con il collegamento vero e proprio dovrai anche scegliere una potenza adatta delle apparecchiature da alimentare: per fare ciò ti consigliamo di verificare attentamente il tipo di connessione e collegamento scelto e che questo sia compatibile con la tua rete domestica. Inoltre, dovrai accertarti che il tuo gruppo elettrogeno sia sufficientemente potente per alimentare tutti i dispositivi e ricevitori più importanti, ovvero quelli di cui necessiti sempre una continuità del servizio elettrico.
Ricorda sempre che per una corretta installazione del generatore di corrente alla rete domestica, quest’ultimo non deve mai funzionare a pieno carico, non superando mai la soglia del 70% in termini di erogazione, così da conservare un margine di sicurezza in caso di problemi o emergenze.

Altro compito da svolgere prima di procedere con l’installazione vera e propria, è l’idividuazione di una posizione corretta per collegare il generatore. Scegliere la posizione è fondamentale per un utilizzo che privilegi il comfort, poiché il rumore del gruppo elettrogeno può causare enormi fasti: per questo motivo ti consigliamo di prendere in considerazione degli alloggi per il generatore di corrente, che siano il più distanti dalle zone di vita quotidiane, ventilai e coperti. Altrimenti, potresti considerare l’nstallazione dei gruppi “insonorizzati” che, per quanto producano meno rumore, sono lo stesso piuttosto fastidiosi. Il rumore, però, non è un grandissimo problema, perché il generatore, comunque, entrerà in funzione solo in caso di emergenza; diciamo che il gioco vale la candela.

Prima di iniziare, ti forniamo un altro consiglio utile, poiché molte persone commettono spesso quest’errore: fai attenzione a non conservare il carburante necessario per il funzionamento del generatore di corrente nello stesso ambiente dove si trova il gruppo.

A cosa ci può servire un generatore collegato all’impianto di casa?

Collegare un generatore di corrente all’impianto elettrico di casa è fondamentale per non perdere mai continuità nel servizio di erogazione della corrente elettrica. Nei casi in cui lavori da casa, per esempio, hai bisogno di una connessione continua ad internet e che i dispositivi funzionino correttamente.

Guida passo passo dettagliata e corretta sul collegamento di un generatore di corrente alla rete domestica

Il commutatore è alla base dell’istallazione del generatore elettrico alal rete, perché consente il passaggio dell’alaimentazione elettreica generale alle rete dell’alimentazione erogata dal gruppo elettrogeno di continuità, in caso in cui la corrente elettrica si dovesse interrompere accidentalmente.

Per prima cosa bisogna procedere con il collegamento del commutatore, quindi, elementro fondamentale per garantire la sicurezza di tutta la rete del sistema, poiché evita che il gruppo elettroggeno reimmetta corrente in rete, qualora dovesse tornare il servizio di rete principale, protegendolo dalla controalimentazione.

Solitamente il commutatore di rete viene collocato tra il contatore principale e il quadro elettrico di casa, utilizzando due criteri fondamentali:

  • La capacità di interruzione deve essere sempre superiore all’intensità di corrente elettrica fornita dalla rete generale (espressa in Ampere): ciò permetterà che l’emissione di corrente elettrica non si interrompa, restando continua.
  • La potenza deve essere proporzionata a quella nominale del generatore di corrente elettrico (espressa in Watt).


Se il sistema non dovesse funzionare in autonomia, ricorda sempre che il commutatore manuale sarai tu o un altro utente che, in caso di interruzione della corrente elettrica, potrà azionare il commutatore passando dall’ alimentazione generale a quella fornita dal gruppo elettrogeno di continuità. All’interno del commutatore è presente una protezione nata con lo scopo di escludere l’alimentazione secondaria quando quella principale è in funzione.

Utilizzando un commutatore automatico, nonostante il funzionamento sia uguale al commutatore ma manuale, non c’è bisogno di attivarlo, perché se viene rilevata l’interruzione di energia elettrica, questo passa automaticamente all’alimentazione secondaria del generatore di corrente elettrica.

Potresti pure prendere in considerazione l’installazione di un commutatore telecomandato, ideale per grandi impianti o aziende, dove il servizio di continuità non può essere interrotto perché causrebbe danni economici o perdita dei dati. Tramite un automatismo programmabile, utilizzando un commutatore telecomandato, potrai decidere in funzione della parametrizzazione, quale invertr deve essere alimentato in caso di emergenza se dovesse mangare l’alinmentazioen principale.

A questo punto si può passare al collegamento del grppo elettrogeneo vero e proprio. Bisogna quindi, non appena avrai deciso la sua posizione, instalare una presa d’ingresso. Queste prese sono dotate di spine maschio e non femmina, come avviene nelle classiche prese elettriche. Questo vuol dire che la presa d’ingreso non fornisce corrente. Fai atenzione che questa abbia un Indicie di Protezione di almeno IP55, obligatorio rispetto alla normativa vigente a riguardo.

Non appena avrai installato la presa d’ingresso sul lato anteriore del generatore di corrente elettrica, potrai interrompere l’alimentazione principale, per collegarla al commutaotre di rete. A seconda della potenza erogata dal gruppo lettrogeno che hai scelto, dovrai utilizazre un cavol elettrico che possa supportarla (2,5, 4, 6, 10 mm²).

Collega quindi la presa all’ingresso di alimentazione secondaria del commutatore che hai scelto.
Non appena a avrai collegato tutto potrai richiudere il coperchio e mettere in funzione l’alimentazione principale di nuovo. In questo momento potrai verificare se il geenratore di corrente elettrica è stato collegato correttamente all’alimentazione di casa e che il collegamento con la presa non abbia cambiato niente nel funzionamento degli apparecchi e dispositivi elettrici presenti all’interno dell’abitazione. Una volta fatto, potrai collegare il gruppo elettrogeno alla presa ed essere certo che quest funzioni incaso di emergenza ed interuzione del servizio elettrico principale.

Per essere più sicuro e tranquillo potrai effettuare una prova di funzionamento rispetto al modello du gruppo elettrogeno e di commutatore di rete che hai scelto. Dovrai accendere qualche lampada con un carico significativo, attraverso l’alimentazione generale in servizio. Fai si che la potenza complessiva dei dispositivi in funzione si circa del 50% della potenza nominale del gruppo elettrogeno. Interrompendo l’erogazione di energia elettrica, se questa viene supportata correttamente, avrai la prova del funzionamento del sistema.

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